Perché piangere fa bene

Culturalmente, siamo portati a vedere le donne come delle "piagnucolone" e gli uomini come quelli che non possono mostrare lacrime perché considerate segno di debolezza. Ma vediamo di sfatare questo mito ormai superato.

In una società basata sull’apparenza, le emozioni più accettate sono la gioia e l’allegria, questo rende ancora più difficile manifestare tristezza o dolore. Molte persone per adeguarsi alle aspettative comuni reprimono i loro stati d’animo ma ciò può diventare dannoso.

Vediamo quindi perché piangere presenta diversi vantaggi.

Ha un effetto calmante
Piangere è un buon modo per autoregolare le proprie emozioni, ridurre la propria tensione, la rabbia o qualunque altra emozione forte e impattante. Attiva infatti il sistema nervoso parasimpatico aiutando a calmarsi e rilassarsi;

Aiuta ad alleviare il dolore e migliora l’umore
le lacrime emotive, differenza delle lacrime che si generano in modo naturale perché ci sono corpi estranei nell’occhio o per irritazioni e allergie, sono accompagnate da un rilascio di ossitocina ed endorfine, che rilassano, calmano, e permettono anche di alleviare il dolore fisico (oltre quello emotivo);

Rilascia le tossine e riduce lo stress

Secondo William Frey, biochimico dell’Università del Minnesota (Usa), il pianto serve a espellere le sostanze prodotte quando si accumula tensione emotiva. Infatti, le lacrime del pianto sono ricche di corticotropina e prolattina (ormoni i cui livelli aumentano in stato di stress) e di manganese (presente in alte concentrazioni nel cervello dei depressi);

Aiuta a dormire
Uno studio del 2015 ha rilevato che il pianto può aiutare i bambini a dormire meglio. La ricerca non ha ancora approfondito l’effetto sugli adulti ma è facile immaginare che gli effetti calmanti e di moderazione positiva dell’umore possano aiutare ogni persona ad addormentarsi più facilmente;

Combatte i batteri
Ebbene sì, il pianto ha un effetto antibatterico e antimicrobico e tiene gli occhi puliti perché le lacrime contengono lisozima, una sostanza con un interessante azione antimicrobica;

Migliora la visione
Le lacrime mantengono gli occhi umidi e questo aiuta a vedere meglio;

Permette di cambiare prospettiva
Quando piangiamo possiamo diventare più consapevoli che c’è qualcosa che non va e quindi fare qualcosa per modificare la situazione;

Aiuta ad ottenere supporto dagli altri

Oltre ad aiutare le persone a calmarsi, il pianto può aiutare le persone a ottenere supporto dagli altri intorno a loro. Piangere infatti, è una comunicazione non verbale molto potente, molto più efficace e immediata delle parole. Le lacrime rappresentano un segnale che gli altri possono vedere ed innescano una connessione interpersonale con chi ci sta vicino.

 

Se piangere è benefico, cosa succede quando tratteniamo le lacrime ogni volta che si avverte il desiderio di piangere?

Quando reprimiamo volontariamente le lacrime, lo stress accumulato prima o poi torna a galla e può manifestarsi sotto forma di vari disturbi.

I sintomi più frequenti sono quelli intestinali, con problemi di nausea, gastriti e diarree senza la presenza di un agente patogeno specifico, ma si assiste anche all’insorgenza di disturbi a livello circolatorio, respiratorio e cardiaco, oltre che elevati livelli di ansia.

Tuttavia, anche piangere troppo spesso non è cosi salutare, infatti, può essere segno di un malessere più profondo. Alcuni segnali potrebbero essere:

  • Piangere molto frequentemente;
  • Piangere senza una ragione apparente;
  • Piangere influenza le normali attività quotidiane;
  • Si piange in modo incontrollabile.

 

Quindi, piangere in risposta a emozioni come tristezza, gioia, ansia o frustrazione è normale e non è affatto, come si crede, una forma di rifugio per i deboli, bensì una forma raffinata di anti-stress, un’auto-difesa del nostro organismo per contrastare lo stress della quotidianità.