La parola “gioia” deriva dall’antico francese “joie” che aveva lo stesso significato, ma è imparentata anche con la parola “joiels” che significava invece “gioiello”. Quest’ultima parola in italiano è sinonimo della parola “gioia” intendendo un oggetto prezioso e bello il cui possesso non può che generare l’emozione appunto della gioia.
La gioia: che cos’è?
Questa emozione genera piacere, benessere ed ottimismo, contribuisce ad un miglioramento della salute e pare che sia piuttosto contagiosa.
L’espressione della gioia è caratterizzata dal sollevamento delle guance e degli angoli della bocca, gli occhi e i muscoli degli zigomi che si contraggono, per effetto dell’attivazione del muscolo intorno agli occhi, chiamato orbicolare. È proprio tale contrazione a dar luogo ad un sorriso sincero e non di cortesia.
Dopo il sorriso, la risata costituisce il secondo marcatore universale della gioia. La risata sincera mette in moto diverse parti del corpo: polmoni, laringe e muscoli intercostali.
Il fatto che il sorriso sia una delle azioni umane più contagiose indica quanto l’essere umano sia propenso ed abbia il desiderio di provare gioia dimostrando il fatto che è un animale sociale per natura.
La gioia aumenta i livelli di creatività e di risoluzione dei problemi, la volontà si rafforza, la motivazione nello svolgere le attività aumenta, la fatica diminuisce, l’attenzione si focalizza. In breve tutti i processi mentali piacevoli risultano amplificati. Fa vivere meglio ed allunga la vita. Studi scientifici realizzati sulla soddisfazione della vita, a partire da elementi come la ruga intorno agli occhi che indica un sorriso sincero, dimostrano una maggiore longevità nelle persone allegre.
A cosa serve la gioia?
L’aspetto che rende così importante la gioia è la sua forza motrice. Questa emozione, infatti, con l’energia e lo stato di attivazione che è in grado di suscitare ci spinge a raggiungere i nostri obiettivi.
Inoltre, questa emozione è importante perché aiuta a ridurre gli effetti dannosi delle emozioni spiacevoli, come ad esempio la tristezza o la paura, aiutandoci a riprenderci dalle loro conseguenze. In aggiunta, ci stimola ad allargare i nostri orizzonti di pensiero, ci aiuta a vedere negli ostacoli le opportunità e ci rende più creativi. Serve a farci capire che siamo andando nella direzione giusta: se siamo felici quando passiamo del tempo con una persona vuol dire che quella relazione è sana e ci fa stare bene.
Infine, grazie a diversi studi condotti sulle emozioni positive, si è capito che gioia e felicità influiscono sulla salute mentale e la longevità.
Come sperimentare più emozioni positive
Diverse autorevoli ricerche suggeriscono come imparare ad essere felici inserendo piccoli cambiamenti nella propria vita. Ecco alcune azioni concrete che potrebbero favorire l’esperienza di emozioni positive.
- Trascorrere più tempo con persone a noi care. Numerosi studi suggeriscono che molto tempo in solitudine può risultare dannosoper l’umore e incentivare l’isolamento;
- Osservare tutto ciò per cui ci si sente grati, le persone grate sembrano anche più felici;
- Prestare attenzione alla qualità del sonno. Per la salute e il buon umore è importante in particolare la qualità del sonno, piuttosto che la quantità;
- Dedicare qualche minuto al giorno alla meditazione. Anche solo 10 minuti al giorno di meditazione sembrano migliorare lo stato d’animo;
- Cercare di fare almeno dieci minuti di esercizio fisico al giorno. L’esercizio fisico favorisce il rilascio di endorfine, le sostanze responsabili del buonumore.