Frisson: la pelle d’oca dovuta a forti emozioni

La musica ha il potere unico di suscitare momenti di intensa risposta emotiva e psicofisiologica. Quel momento in cui la musica risuona così profondamente e visceralmente da suscitare una risposta fisica, corporea.

Questi momenti sono definiti “brividi”, “pelle d’oca”, ecc.

Ma la reazione fisiologica del brivido che corre lungo la nostra schiena in risposta a una sensazione estetica è nota nella letteratura scientifica col nome frisson: un brivido estetico, un vero e proprio orgasmo della pelle.

Solitamente associamo la pelle d’oca al freddo, ma circa 2/3 della popolazione prova questa sensazione anche quando ascolta determinate melodie piacevoli o, con minore frequenza guarda un film o osserva un’opera d’arte.

Ma cosa succede al nostro cervello in quei momenti?

La causa di questo fenomeno è associata alla produzione di dopamina (neurotrasmettitore del piacere e della ricompensa). Solitamente la cosiddetta “piloerezione” si ha in una situazione di lotta-fuga ed è in parte associata al rilascio di adrenalina.

Può capitare però che in situazioni piacevoli siano interessate le stesse aree coinvolte in situazioni di eccitazione e dipendenza, in cui è coinvolto il rilascio di dopamina.

Il frisson è associato alla creatività e ad un maggior numero di connessioni nervose tra la corteccia uditiva, la parte del cervello che processa i suoni e la parte anteriore dell’insula, una regione del cervello coinvolta nell’elaborazione di emozioni.

 

“Thrills, chills, frissons, and skin orgasm: toward an integrative model of transcendent psychophysiological experiences in music”, Luke Harrison, Psyche Loui, 2014, Department of Psychology, Wesleyan University, Middletown, CT, USA, Frontiers in Psychology