Schema Therapy

Ricadete sempre negli stessi errori, incontrate sempre un certo tipo di persone, trovate partner con gli stessi difetti o relazioni che prendono sempre la stessa piega? Forse siete “vittime” di uno schema e la Schema Therapy è quello che fa per voi!

La Schema Therapy o anche Schema Focused Therapy, ideata da Jeffrey Young e colleghi, è un modello teorico e un approccio psicoterapeutico innovativo e articolato.

Questo trattamento integra le tecniche di Terapia Cognitivo Comportamentale, ampiamente dimostrate, con elementi derivati da altri approcci terapeutici quali la Gestalt, l’Analisi Transazionale, la teoria dell’attaccamento e l’Ipnoterapia per fornire un modello esplicativo chiaro e un approccio di trattamento facilmente applicabile. La Schema Therapy si propone quindi come un approccio ampio e mirato, ponendo particolare attenzione alla relazione con il paziente.

Questo approccio è particolarmente utile nel trattamento di pazienti con difficoltà complesse come i Disturbi di Personalità, in particolar modo nel Disturbo Borderline di Personalità e nel Disturbo Narcisista di Personalità, ma anche in tutti quei casi di forte disagio, particolarmente resistente al cambiamento (ansia, depressione cronica, disturbo da uso di sostanze, problemi di coppia).

Caratteristiche

La Schema Therapy trae le sue origini dal riconoscimento dell’esistenza di una serie di bisogni emotivi universali che ogni essere vivente presenta fin dalla nascita.

Questi bisogni emotivi universali includono:

  1. i bisogni di sicurezza, stabilità, cura e accettazione;
  2. i bisogni di autonomia, abilità e senso d’identità;
  3. il bisogno di essere liberi di esprimere le proprie esigenze ed emozioni;
  4. il bisogno di spontaneità e gioco;
  5. il bisogno di limiti realistici che favoriscano l’emergere dell’auto-controllo.

Secondo la Schema Therapy, il benessere psicologico deriva dall’abilità di soddisfare i propri bisogni in modo adattivo.

Lo sviluppo dei bambini, infatti, ruota soprattutto intorno al soddisfacimento dei propri bisogni di base da parte dei genitori o di coloro che se ne prendono cura. 

Il soddisfacimento adeguato di questi bisogni nell’infanzia favorisce lo sviluppo di schemi sani che rende l’individuo capace, nell’arco della sua vita, di imparare a soddisfare da solo tali bisogni in modo funzionale al benessere psicofisico.

Gli schemi rappresentano gli occhiali con i quali codifichiamo la realtà, le relazioni con l’altro, sia esso un familiare o il partner, un amico o un conoscente. Da questa visione deriva il nostro rapporto con il mondo, con noi stessi, con gli alti e con la vita.

Laddove i bisogni primari non vengono soddisfatti in maniera adeguata, invece, si formano quelli che vengono definiti “Schemi Maladattivi Precoci” (SMP).

Uno schema maladattativo precoce (SMP) viene definito da Jeffrey Young come: “un tema o un aspetto generale e pervasivo: comprende ricordi, emozioni e cognizioni. É relativo a sé e alle proprie relazioni con gli altri. Insorge durante l’infanzia o l’adolescenza e viene elaborato nel corso della vita”.

Questi schemi possono essere attivati da particolari situazioni che in qualche modo richiamano gli eventi dolorosi del passato e possono essere rivissute ripetutamente nel corso della vita causando una sofferenza intensa e portando a condotte disfunzionali.
Queste condotte disfunzionali, i cosiddetti stili di coping (resa, evitamento, ipercompensazione), che ognuno sviluppa per fronteggiare e/o evitare le emozioni intense, possono loro stessi mantenere oppure aggravare la problematica.

Nonostante ciò, pur essendo fonte di sofferenza, questi schemi maladattivi vengono mantenuti dalla persona in quanto rappresentano il conosciuto, il familiare da cui non ci si vuole distaccare. Ecco perché si viene attratti dalle situazioni che rafforzano gli schemi, rendendo difficile non solo il cambiamento ma anche il riconoscimento della loro disfunzionalità.

La Schema Therapy si basa su quattro concetti fondamentali:

  1. bisogni emotivi fondamentali;
  2. gli schemi maladattativi precoci(cioè un pattern organizzato di pensieri e comportamenti); 
  3. gli stili di coping (come una persona reagisce allo schema: evitamento, resa ed ipercompensazione);
  4. mode (ossia modi di essere che raggruppano gli schemi e gli stili di coping).

Come funziona la Schema Therapy?

La Schema Therapy funziona, quindi, in virtù del suo obiettivo terapeutico: cioè, rendere consapevole il paziente dell’esistenza e del funzionamento di questi schemi, aiutandolo a trovare strategie di relazione più efficaci per soddisfare i propri bisogni.

Un ruolo centrale nel processo di cambiamento è la relazione terapeutica, in quanto rappresenta il primo campo dove rendere il paziente consapevole delle sue modalità disfunzionali, individuare e soddisfare i bisogni del paziente, non colti nell’infanzia, e permettere un attaccamento sicuro.

La Schema Therapy lavora in modo diretto sulle emozioni; nel corso della seduta, si ricreano certe particolari condizioni o schemi di rapporto che portano l’individuo a rivivere una determinata situazione.

L’obiettivo della terapia è far comprendere alla persona che un certo schema maladattivo, elaborato durante l’infanzia per reagire a una difficoltà, non è più adeguato ai suoi bisogni in età adulta. Inoltre si ripropone di aiutare il paziente a soddisfare i bisogni emotivi fondamentali rimpiazzando gli stili di coping maladattativi con altri più funzionali e con modelli comportamentali adattivi. Con questa psicoterapia dunque si cerca di scardinare gli schemi maladattivi esistenti e di rafforzare i comportamenti e gli stati emotivi da adulto che consentono alla persona di soddisfare i suoi bisogni più profondi.

Nella Schema Therapy si utilizzano in modo integrato tecniche cognitive e comportamentali della terapia cognitiva comportamentale standard che hanno mostrato un’alta efficacia per la riduzione sintomatologica e per il cambiamento delle credenze di base, per esempio, identificazione e cambiamento delle proprie credenze,  riduzione del perfezionismo o delle autocritiche tramite disputing, analisi dei pro e contro, tecniche per aumentare le abilità sociali, aumento delle attività positive oppure tecniche di rilassamento.

Anche nella Schema Therapy si lavora per obiettivi e il terapeuta ha un ruolo attivo nell’aiutare la persona a raggiungere i propri obiettivi.

Le tecniche focalizzate sulle emozioni sono tecniche esperienziali che aiutano il paziente a riconoscere, a esprimere e a modulare le emozioni, ad es. la tecniche delle sedie o tecniche d’immaginazione. 

Tutte le tecniche utilizzate in Schema Therapy sono state sottoposte a numerose verifiche scientifiche. I fattori curativi centrali sono le tecniche focalizzate sulle emozioni e la relazione terapeutica stessa.

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