Il nostro cervello

La teoria del cervello tripartito (o “trino”), formulata da Paul MacLean nei primi anni ’70, è una “semplificazione accademica” del funzionamento del cervello, ma molto utile a fare chiarezza e a intuirne i meccanismi.

Questa teoria trova le sue basi negli studi della psicologia evoluzionista (che cioè studia il comportamento dell’uomo a partire da ciò che in termini di evoluzione sia stato per lui più o meno utile).

MacLean distingue tre parti del cervello, ognuna con funzioni distinte. Le tre parti funzionano in modo gerarchico: gli impulsi più basici vengono progressivamente raffinati e infine razionalizzati, “risalendo” dalle parti più antiche del nostro cervello fino alla neo-corteccia, più recente.

Cervello rettiliano (che per comodità chiameremo la Lucertola)

Il cervello rettiliano è un’area celebrale che ricorda il cervello “primitivo” degli animali. Si trova nel tronco encefalico, proprio sulla zona in cui il midollo spinale si congiunge col cranio.

È la parte più primordiale di ogni essere umano e la sua funzione principale è quella di evitare di “danneggiarci” e per questo ci fa provare un’ansia vigile e costante.

Cervello limbico (il Topo)

Il cervello “emotivo” (anche detto sistema limbico) si trova appena al di sopra del cervello rettiliano, al centro del sistema nervoso centrale (SNC), nella zona sotto corticale.

È considerato il centro di controllo delle emozioni e del pericolo, il giudice del benessere.

Infatti il suo lavoro principale è quello di avvicinarci alle cose che ci mantengono in vita.

Cervello razionale o sociale (la Scimmia)

Si tratta dell’area più “giovane” del nostro cervello, conosciuta anche come neocorteccia. È l’area celebrale che differenzia l’essere umano dagli altri animali. 

Il cervello razionale occupa solo il 30 % del cranio, e ospita perlopiù informazioni riguardanti il mondo esterno. È l’area celebrale che ci permette di pensare, fare mappe mentali sul mondo e connetterci con gli altri.

Come possiamo prenderci cura dei nostri 3 cervelli?

Come coccolare la Lucertola?

  • Riconoscere l’ansia provando a dirsi “Questa è ansia”;
  • Ricordare a noi stessi che è normale provare ansia;
  • Fare dei respiri profondi;
  • Respirare lentamente per 20/30 secondi cercando di concentrarsi sulle sensazioni di rilassamento.

 Come nutrire il Topo?

  • Quando mangiamo proviamo a pensare che il cibo sta diventando parte di noi;
  • Quando respiriamo cerchiamo di sentire l’aria che entra nei nostri polmoni e ci mantiene vivi;
  • Ricevere aiuto e supporto dagli altri, compresi informazioni utili, umorismo e gentilezza.

Come abbracciare la Scimmia?

  • Riportare alla mente un ricordo di qualcuno che si è preso cura di noi;
  • Concentrarsi sulle sensazioni fisiche e i pensieri al ricordo di qualcuno che si è preso cura di noi;
  • Ricordarci di permettere agli altri di prendersi cura di noi.